Modifica ingresso (alto) arnie

001La sera, anche in periodo estivo, le api si ritirano nella zona alta e più calda in vicinanza delle provviste formando un raggruppamento compatto detto glomere e lasciano sguarnito l’ingresso inferiore rendendo possibile l’attacco di predatori come vespe, calabroni, topi, o restano esposte al saccheggio. Inoltre nei periodi più freddi le api, per andare al raccolto, devono lasciare il caldo glomere ed attraversare la zona fredda e umida sottostante per raggiungere l’uscita del portasciami, cosa che fanno malvolentieri e solo quando la temperatura esterna è particolarmente alta, tipicamente nelle ore centrali della giornata.

Per questo motivo ho deciso di modificare l’ingresso predefinito delle mie arnie praticando un foro centrale di diametro 32 millimetri ad un altezza di circa dieci centimetri dal tetto così che, trovandosi nella zona dove sono le api, questo ingresso può essere facilmente controllato e difeso. Si può aggiungere volendo un disco a quattro posizioni per regolare e ridurre l’apertura durante i periodi invernali. Per garantire la pulizia dalle api morte, la porticina in lamiera deve venir eliminata e sostituita con un listello di legno, in questo modo non vengono distratte e puliscono bene il fondo.

In seguito, confrontandomi con altri apicoltori, abbiamo riscontrato altri effetti positivi di questa modifica quali:

-in estate la barba è meno pronunciata poiché avviene una migliore termoregolazione, questo perché il foro alto favorisce l’uscita di aria calda (che altrimenti creerebbe condensa e successivamente muffa sui favi);

-incremento della produzione rispetto alle arnie con porticina inferiore poiché un minor numero di api serve per il raffreddamento e di conseguenza più api dedicate alla raccolta.

Buon inizio stagione apistica!

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27 pensieri su “Modifica ingresso (alto) arnie

  1. Salve
    mi sembra interessante l’entrata in alto.
    Le chiedo, ma la pulizia da parte delle api avviene gettando dal foro le varie schifezze??
    Non avranno difficoltà a mantenere l’alveare pulito?
    Scusi l’ignoranza ma mi stò interessando del mondo dell’apicoltura solo da pochi mesi

    Io vivo in montagna e l’apiario che vorrei fare sarà ad una quota di 900mslm.
    Da noi l’arnia ha generalmente un tettuccio per proteggere l’entrata,
    anche nel caso del foro dovrò mettere una piccola protezione??

    Grazie

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    • E’ sperimentato che se si chiude l’ingresso inferiore con un listello le api puliscono tranquillamente senza confondersi. Credo che se non riescono scompongano i corpi dopo averli mummificati con la propoli come fanno per le stesse falene sfingi, comunque alcune le vedo in volo che li portano via interi. Quindi in ogni caso l’arnia viene ripulita tranquillamente.

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  2. Non riduce eccessivamente la zona di atterraggio delle bottinatrici? In periodi di grande importazione spesso le api devono aspettare il loro turno per entrare….
    perché allora non produrre arnie con la porta classica ma situata più in alto…
    considerato che le api sono concentrate nella parte alta del nido, non si crea un effetto affollamento portando tutte le bottinatrici in quell’area …problema accentuato ancor di più dal fatto che le api in qualsiasi zona del nido si trovino per uscire devono convergere al centro…

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    • Non è stato riscontrato alcun problema, ne da me ne dagli altri colleghi apicoltori riguardo il sovraffollamento. Si riduce invece l’effetto ”barba” e in più per le bottinatrici c’è minor distanza da percorrere per andare a melario, invece con l’ingresso inferiore le bottinatrici devono percorrere tutto il nido per andare a melario e per uscire, quindi maggior affollamento anche interno.

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  3. Domanda da principiante, siccome le api sfruttano la parte alta per starsene li al calduccio, non c’è pericolo che forandola poi si raffreddi troppo? o si fa un cambio di stagione?

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    • No le api riescono a riscaldarsi comunque e la loro presenza negli spazi interfavo e davanti al foro contrasta l’effetto “camino” inoltre è ormai sperimentato che riescono meglio nella termoregolazione si deduce dal fatto che in questo modo non si riscontra l’insorgenza di muffe sulla parte inferiore dei favi come spesso succede.

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      • mi sorge una domanda, ma non è più pratico il foro messo lateralmente facendo si che rimanga una zona mano sottoposta a raffreddamento in inverno ??

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      • Si bravo! Come vedi l’articolo è un po vecchio, comunque nel frattempo io stesso sono passato a questa soluzione, solo che ancora non ho avuto modo di scrivere un articolo dedicato. Ti ringrazio per la visita, buona navigazione!

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    • Si, le api riconoscono un solo ingresso, con più di uno si rischia il saccheggio… già in questo modo sono molto più vicine al melario rispetto a prima.

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    • L’altezza del foro coincide con quella del tettuccio del portichetto dovresti smontarlo come ho fatto io. Non dovresti fare il foro troppo vicino al coprifavo altrimenti poi diventa difficoltoso richiudere l’arnia dopo i lavori, perche le api si vanno a mettere sul bordo.

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  4. ciao Emanuele, considerato che le devo costruire da nuovo le arnie vorrei approntare alcune modifiche rispetto alle tradizionali ma da perfetto ignorante ho un dubbio: facendo il foro in alto e mettendo il favo a caldo le api si troverebbero il telaino messo in perpendicolare ma non vi e’ il rischio di ingorgo? ed inoltre un predellino sotto all’entrata pensi possa essere utile?

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    • Ciao Walter,
      Effettivamente con l’ingresso più stretto servono meno api anche per difenderlo, quindi avendo più api operative potrebbe crearsi un po di traffico, tuttavia quando si mettono i melari le api si trovano avvantaggiate perché non hanno da percorrere tutto il nido per arrivare al melario a depositare il raccolto.
      Io non ho ancora trasformato le mie arnie a favo freddo, ma è sicuramente il prossimo passo.
      Per quanto riguarda il predellino di volo puoi tranquillamente farne a meno, le api che abitano nelle mie arnie a ingresso superiore nemmeno lo prendono in considerazione. Ovviamente se le api vivono in un arnia con ingresso inferiore e fai la modifica ingresso alto da un giorno all’altro, dovrai dar loro il tempo di abituarsi, le api hanno memoria, quindi inizialmente ogni qualvolta rientreranno dal bottinare cercheranno di entrare da sotto, questo per circa tre giorni, quindi assicuratevi di aver chiuso perfettamente perché basta un piccolo foro di 4 millimetri per compromettere il tutto. Dopo i tre giorni tutto torna alla normalità. Per questo consiglio queste modifiche durante i periodi di scarso raccolto, onde evitare perdite di produzione. Grazie Walter per la fiducia, per altri chiarimenti rimango a disposizione.

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    • Dimenticavo: puoi fare il foro della grandezza che ritieni opportuna, consiglio come minimo da 32mm (come ho fatto io) e che sia l’unico altrimenti l’altro potrebbero lasciarlo sprovvisto di guardiane.

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  5. Grazie Emanuele, sicuramente di domande ne ho e ne avrò tantissime da fare visto che ancora devo partire, proprio per questo voglio iniziare con la costruzione delle mie prime tre arnie apportando le modifiche più opportune:
    -foro arnia
    -favo a caldo o favo a freddo
    -spazio Mussi o tradizionale
    -apicoltura bio
    Si lo so, tutti buoni propositi di chi è neofita e la sperimentazione si fa quando si ha già esperienza, ma ho sempre trovato nelle persone grande difficoltà nell’approccio hai cambiamenti. Vedi lo spazio Mussi dove si fa prima a criticare che provare la cosa. Ancora non vi è una sperimentazione scientifica, ma non penso che il Sig. Vincenzo Stampa sia così masochista da promuovere un metodo mettendo a rischio 600 arnie!!???
    Il mio progetto iniziale sarebbe di costruire 3 arnie stanziali a dodici telaini( con spazio Mussi saranno meno) dove le tre famiglie serviranno per la creazione dei telaini e scorte in seguito da poter tenere per dare a sua volta le scorte per l’inverno ( la quale reputo molto più nutriente del semplice candito), naturalmente creare nuove famiglie per aumentare l’alveare.
    Forse Utopia? o l’adrenalina del neofita? O l’inesperienza? Metti di tutto e di più, ma voglio provarci e se sarò seguito da un buon apicoltore di esperienza aperto alle innovazioni forse qualcosa ne uscirà fuori.
    Ti ringrazio e scusa la lungaggine ma ci dobbiamo ancora conoscere quindi più parliamo e meglio è.
    Abito a Como 400 m.s.l.
    Grazie e buon lavoro.

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    • Ciao apicosco, la porta inferiore devi chiuderla altrimenti tutto ciò è inutile. Vedrai che le api non si chiudono dentro se hanno solo un ingresso. Inoltre sappi che prediligono sempre il primo ingresso e chiudono tutti gli altri in prossimità dell’inverno. Ho fatto delle prove e ho notato che costruendo un arnia con ingresso alto e dopo un periodo di tempo praticando un ingresso inferiore, posizionato come nelle arnie classiche, le api chiudono quest’ultimo. E’ una cosa normale, per proteggersi dagli intrusi. Consiglio inoltre di abbinare il foro alto girando l’arnia in alla tecnica delposizione ”favo caldo”, che permette alle api di passare meglio l’inverno. C’è un mio articolo qui che spiega meglio il motivo.

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      • mi scuso sono stato riduttivo….ho travasato una famiglia in una arnia con posizione nuova. l’arnia presentava sia il foro alto che quello basso e non era stato praticato successivamente. ho notato che inizialmente utilizzavano entrambe le uscite per via via prediligere quello sottostante. inoltre secondo me un minimo foro sottostante deve essere presente per evitare un surplus di lavoro alle becchine poichè tutto ciò che cade rimane sul fondo a rete soprattutto con inverni rigidi

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      • Mi dispisce non sono assolutamente d’accordo, lasciando due ingressi le api sono a rischio di intrusi, come gia spiegato nell’articolo, soprattutto come si può notare per i piccoli sciami catturati, la sera le api salgono formado il glomere e lasciando completamente scoperto l’ingresso inferiore (anche nei portasciami) e questo succede anche in inverno in tutte le famiglie perché le api sono poco numerose. Io ho modificato anche tutti i miei portasciami in polistirolo e la differenza si nota. Provare per credere!

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      • mi permetta emanuele, non si tratta di essere d’accordo o in disaccordo, si tratta di capire cosa le api preferiscano. Infatti sto solo asserendo che al di là delle valutazioni di ogni apicoltore e fermo restando che anche l’ubicazione della singola arnia influisce, ho solo notato che -nel mio caso- hanno preferito l’ingresso sottostante. Avevo dei poi con i fori alti, in primavera successiva mi sono ritorvato nella parte basse dell’ingresso api morte e umidità

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      • Mi scusi, ma la condensa in inverno si forma in alto, poiché è la parte più calda dell’arnia, e molti apicoltori, tra cui anche io, per evitare che si formi lasciano aperto il foro sul coprifavo.
        Inizialmente le api devono avere il tempo (circa 3-4 gg) di capire che devono utilizzare il foro alto per estrarre i cadaveri, ci vorrà molto più tempo se hanno più di un ingresso, perché si confondono.
        Questo non succede se lo sciame preso viene messo direttamente in un arnia (o in un portasciami) con unico ingresso alto.
        Non so se alle api piace o non piace, questo cambiamento è in primis per migliorare la loro difesa nelle ore serali e il problema condensa in giornate con temperature rigide.
        Il mio consiglio è praticare il foro alto, aprire l’arnia dopo una settimana ed eventualmente rimuovere i cadaveri che si notano sul fondo, se le api non lo hanno già fatto probabilmente son poco igieniche di genetica e magari lo capiranno con qualche giorno di ritardo, come succede per i test ignienici e la rimozione della covata opercolata malata.
        Un alveare in un arnia con foro alto senza telai mi permette di studiare il loro comportamento.

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  6. Sono un apicoltore amatoriale da oltre 30 anni, e quest’anno mi è capitata una cosa strana, mai successa prima. Lo scorso anno il mio apiario posto a 1000mt/slm aveva prodotto solo miele di melata, e in autunno causa la grande siccità aveva raccolto pochissimo polline, poi è arrivato l’inverno molto rigido a febbraio/marzo. Tutto questo penso a causato un gravissimo nosema, con la perdita di oltre il 50% delle famiglie. quelle messe meglio (3 famiglie) erano quelle con fessure, che loro usano come ingresso, nella parte alta fra le giunzioni del fronte dell’arnia con entrambi i lati, che sicuramente permettono una buona aerazione ed essedo laterali si comportano come se l’arnia fosse a” favo caldo”. Questo fatto mi ha indotto a cercare un nuovo tipo d’ingresso e così ho trovato questo sito. Ora sono intenzionato a provare sia l’apertura che ho trovato quì, ma sono anche tentato di provare, su qualche arnia, due piccole aperture frontali simili a quelle che si sono create sulle mie 3 vecchie arnie, lasciando però anche l’apertura inferiore.

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